Il castello di Ercole II
Ercole II, figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia, seppe, con raffinatezza e sensibilità, proseguire l’opera di abbellimento del Castello già fortemente caratterizzato dal padre.
Per lui vennero decorate con dipinti ed affreschi diverse sale, sia a completamento dei cicli decorativi impostati da Alfonso, sia per sua originale iniziativa. Autori principali delle opere furono Tommaso da Carpi, Battista Dossi, Tommaso da Treviso, il Garofalo, Camillo Filippi e Girolamo da Carpi.
In particolare Ercole II prestò attenzione a settori dell’edificio dedicati ad un nuovo alto rango residenziale e di rappresentanza, le sale dell’ala sud, il salone del Governo e l’appartamento della torre di Santa Caterina, oggetto di un ciclo decorativo imperniato sulla così detta Camera della Pazienza con eccellenti opere di Camillo Filippi e Girolamo da Carpi.
Un grave incendio nel 1554 fece molti danni alle strutture alte del Castello. L’evento indusse il Duca ed il suo architetto di corte ad intervenire non solo per una semplice ricostruzione dei solai e delle coperture perdute o danneggiate, anche sull’aspetto architettonico del castello. Nell’esterno dell’edificio si procedette ad un completo ridisegno che ne trasformò l’aspetto in una foggia che possiamo considerare assai prossima a quella che attualmente il monumento ci propone.