Sala Città di Ferrara
Il perimetro della Ferrara rinascimentale coincide con la cerchia delle mura difensive.
L’andamento delle opere di difesa si è modificato nel corso degli anni, andando man mano ad includere le nuove estensioni urbane. Le mura racchiudono così la città medioevale, con la Cattedrale di San Giorgio, il Castello Estense e l’Addizione erculea, l’ampliamento urbano voluto da Ercole d’Este e progettato da Biagio Rossetti alla fine del XV secolo, che ha fatto di Ferrara la prima città del Rinascimento realizzata su un complesso progetto urbanistico.
In accordo con tale progetto, la rete delle strade e la cerchia delle mura sono strettamente collegate con i palazzi, le chiese ed i giardini, secondo un principio che anteponeva all’esaltazione dei singoli edifici, l’armoniosa disposizione delle prospettive urbane.
Realizzato a fine anni '80 da Mauro Mazzalli, Enrico Manelli e Mario Bratella il plastico restituisce con grande immediatezza l'immagine della città: con il fitto reticolo delle strade a sud e l'ampio respiro dell'Addizione Erculea a Nord, dove l'abitato entra lentamente a conquistare lo spazio tra orti e giardini.
Alle pareti della nuova sala intitolata alla Città di Ferrara troviamo
anche una edizione storica della Pianta del Bolzoni e due ricostruzioni grafiche, su disegni di Carlo Piso e Andrea Zanotti, che propongono la città prima e dopo l'erezione del Castello.
Nella sala adiacente, inscritta nel perimetro della cinquecentesca Sala della Pazienza, dove troneggia in verticale un’enorme riproduzione del Bolzoni, sono state inoltre collocate due preziose tele di Francesco Pellegrini (1707-1799) che rappresentano il martirio di San Giorgio e San Maurelio che indica Ferrara , simboleggiata dal Castello Estense, alla protezione della Vergine.
La nuova sala e le immagini dei due Patroni vengono così a completare l’inconografia della città di Ferrara in testa alla sequenza di ambienti dove il percorso museale si apre alla descrizione del territorio ferrarese patrimonio Unesco.